SCIA Somministrazione alimenti e bevande - Come aprire Ristorante o bar a Roma

SCIA somministrazione di alimenti e bevande: vuoi aprire un ristorante a Roma ma non sai quale iter bisogna seguire?

Per aprire un ristorante, una pizzeria, un bar, una tavola calda o una qualsiasi altro locale in cui vengano somministrati alimenti e bevande mediante la vendita per il consumo sul posto vi sono una serie di informazioni che bisogna tenere in considerazione.


Ecco dunque quali sono tutte le pratiche burocratiche per aprire un ristorante a Roma.

Cosa serve per aprire un Ristorante a Roma

Per esercizio di somministrazione di alimenti e bevande si intende ogni qual volta in cui gli acquirenti consumano i prodotti in un locale aperto al pubblico e appositamente attrezzata.


Per il Comune di Roma, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande sono regolamentate dalla Legge della Regione Lazio n. 21/2006 e successive modifiche ed integrazioni (s.m.i.), dal Regolamento Regionale 19 gennaio 2009, n. 1, dal Regolamento Comunale adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35/2010, dal D. Lgs. n. 59/2010 s.m.i., e da ultimo dal D. Lgs. 147/2012.


Per svolgere tale attività è dunque necessario presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.). Il Regolamento di Roma Capitale, in particolare l’art. 9 della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35/2010, prevede la presenza di alcuni requisiti strutturali inerenti ai locali in cui viene svolta l’attività e che riguardano la superficie destinata alla somministrazione e quella destinata ai servizi, in particolare gli spazi riservati alla manipolazione degli alimenti.

 

Tale autorizzazione all’apertura di un ristorante a Roma ha sostituito la licenza e sul Comune di Roma viene rilasciata dal Municipio nel quale è ubicato il locale.

Quali sono i requisiti per la S.C.I.A. Somministrazione di Alimenti e Bevande a Roma

La S.C.I.A. ristorante Roma prevede il rispetto di criteri di qualità riconducibili sia al titolare che agli addetti del servizio di somministrazione, alle caratteristiche del locale e alla qualità del servizio offerto, ai quali viene attribuito un punteggio specifico.


Con la S.C.I.A. si richiede dunque al municipio l’autorizzazione per aprire l’attività di somministrazione di alimenti e bevande, sia essa un ristorante, un bar o altro. Ricevuta la S.C.I.A., il comune controllerà il rispetto dei requisiti e la completezza di tutta la documentazione.


Requisiti strutturali


·        Assenza di barriere architettoniche inteso come facilitazione all'accesso al locale

·        Dimensione minima dell'ambiente dove avviene la manipolazione delle materie prime non inferiori ai 16 mq per i locali dove avviene somministrazione di alimenti e bevande con cucina

·        Dimensione minima dell'ambiente dove avviene la manipolazione delle materie prime non inferiori ai 8 mq per i locali dove avviene somministrazione di alimenti e bevande senza cucina

Per tali requisiti non è previsto punteggio.



Criteri di Qualità

Per ognuno dei criteri di qualità è stato previsto un differente punteggio (40, 30, 20, 15, 10, 5, punti) secondo il grado di rilevanza dell’indicatore. Data la somma totale dei punteggi pari a 200, per aprire un ristorante a Roma, fatta salva la sussistenza dei requisiti strutturali, deve essere garantito il rispetto di un punteggio minimo che varia a seconda della ZONA di appartenenza A, B o C. L’elenco delle zone urbanistiche che costituiscono le ZONE A, B e C è riportato nello SCHEMA 1 del Regolamento per l'esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, di cui alla Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35/2010 (fonte Comune di Roma)

Descrizione dei punteggi dei criteri di qualità

Attestati di partecipazione del titolare di uno o più corsi per somministrazione di alimenti e bevande (10 punti)

Possesso di attestato di formazione in materia di sicurezza e prevenzione dgls 81/08 (10 punti)     

Bagni destinati al pubblico separati per i due sessi (20 punti)

Pulizia costante dei bagni e presenza fasciatoio negli stessi (10 punti)

Area giochi per bambini coperta o scoperta opportunamente attrezzata (5 punti)

Numero di posti a sedere in ragione di un posto 1,5 mq di superficie somministrazione (10 punti)

Insonorizzazione del locale certificata da tecnico iscritto all'albo professionale realizzata con pannelli fonoisolanti (40 punti)

Climatizzazione del locale (10 punti)

Utilizzo di sistemi per risparmio idrico (15 punti)

Utilizzo di strumentazione per il risparmio energetico es: fotocellula nel bagno per autospegnimento (15 punti)

Disponibilità di parcheggio su area privata distante dal locale non meno di 300 mt non inferiore alla superficie di somministrazione (30 punti)

Assenza di videogiochi o apparecchi automatici (10 punti)

Descrizione nei banchi espositivi o nel menu degli ingredienti usati e loro provenienza (5 punti)

Menu in diverse lingue e possibilità di pagamento elettronico (5 punti)

Servizio di vigilanza nelle ore di apertura del locale (5 punti)

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Quali sono gli adempimenti burocratici per aprire un ristorante a Roma

Oltre all’invio della S.C.I.A. allo sportello Suap del Comune di Roma, per aprire un attività di ristorazione a Roma sarà necessario:

  • Possedere o richiedere le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • Aprire una partita Iva con codice Ateco 56.10.11 (ristorante) oppure 56.30.00 (bar senza cucina);
  • Iscrivere l’attività al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Roma;
  • Nominare un Responsabile dell’attività che potrà essere il titolare stesso, un familiare o un dipendente, in possesso dei requisiti per il commercio merceologico (per ulteriori informazioni vi rimando al nostro articolo sulla "Figura del Preposto alimentare")
  • Aprire le posizioni Inps e Inail per sé e per gli eventuali dipendenti;
  • Munirsi delle autorizzazioni dell’Asl relative al rispetto delle norme igienico-sanitarie del locale;
  • Richiedere la “S.C.I.A. di somministrazione” presso lo Sportello per le Attività Produttive del Comune di Roma;
  • Fare richiesta dell’attività in deroga per emissioni di fumo poco significative presso il portale della Provincia di Roma (solo in caso di processi di cottura)


Requisiti igienico sanitari del locale ristorante a Roma

Prima di poter avviare le pratiche burocratiche bisogna dedicarsi preventivamente alla ricerca del locale più idoneo a diventare il tuo ristorante a Roma.

 

Bisogna considerare che il locale deve rispettare le norme edilizie, urbanistiche, di sicurezza, d’igiene del lavoro, di prevenzione incendi. Inoltre deve possedere i requisiti igienico sanitari per svolgere l’attività di ristorazione.

 

Di seguito alcuni dei requisiti che il tuo ristorante a Roma deve possedere:

1.     Un’altezza conforme a quella prevista dalle disposizioni vigenti in materia edilizia e d’igiene del lavoro (3,00 metri);

2.     Aerazione e illuminazione naturale garantita da una superficie finestrata apribile pari a 1/8 della superficie del pavimento e, se inferiore, integrata da impianto di ventilazione forzata che assicuri sufficiente ricambio d’aria;

3.     Un servizio igienico adeguatamente disimpegnato (realizzazione se possibile di due bagni separati per i due sessi) con lavabo e wc areato o con impianto d’estrazione d’aria, con rivestimento impermeabile lavabile e disinfettabile delle pareti per un’altezza minima di 2,00 metri, munito d’erogatore di sapone e asciugamani a perdere;

4.     Uno spazio spogliatoio per il personale, munito di appositi armadietti individuali;

5.     In caso di cucina, una di minimo 16,00 mq, nel caso in cui ci sia solo manipolazione senza cottura saranno 8,00 mq.

Per altri servizi ci si deve adeguare alle caratteristiche del locale e a ciò che si vuole ottenere secondo i propri gusti personali e alle finalità comunicative e di marketing che si vogliono imprimere al futuro ristorante a Roma.

Aprire un ristorante a Roma: Tempi di Risposta e Costo del servizio

Di seguito i costi richiesti dal Comune per la S.C.I.A. Somministrazione di Alimenti e Bevande al fine di aprire un ristorante a Roma:

·        € 406,00 per rimborso spese istruttoria per l’apertura di attività fuori gli ambiti di tutela

·        € 179,80 per rimborso spese istruttoria per il subingresso di attività fuori gli ambiti di tutela

 

Inoltre vi sono da aggiungere € 50,00 come diritti ASL per la notifica sanitaria e una marca da bollo da € 16,00 per il modello di vendita alcolici se richiesto

 

L’attività di ristorazione a Roma può iniziare dalla data di protocollo della S.C.I.A. risultante dalla ricevuta rilasciata dal sistema informatico.

Aprire un ristorante a Roma: a chi rivolgersi

Affidati a professionisti seri come noi e sarai certo non partire col piede sbagliato o di trascurare qualche aspetto importante che inevitabilmente si ripercuoterebbe in modo negativo sulle tue finanze e sul tempo perso in pratiche errate.

 

Per evitare che questo accada, seguiamo i nostri Affiliati in tutti gli aspetti valutativi, pratici e burocratici necessari a concretizzare il loro progetto imprenditoriale.

 

Ci avvaliamo infatti di un team di professionisti che supportano il nostro Affiliato in tutte le fasi: dalla ricerca e selezione del locale, alla progettazione degli spazi secondo le normative vigenti fino alla verifica dei preventivi dei lavori, seguendolo passo dopo passo fino all’apertura del tanto desiderato ristorante a Roma.

 

Se vuoi ricevere ulteriori informazioni per aprire il tuo ristorante a Roma puoi richiedere una prima consulenza gratuita sia telefonica che in sede con uno dei nostri professionisti, in modo da analizzare insieme le prime fasi per avviare insieme la tua attività.

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